Quel serpente si snodava,
Avvinghiato ai sassi che
Non vogliono più quel sangue tuo.
Quei due occhi ormai stampati,
Là nel buio si stanno spegnendo,
E nel nulla io vedrò.
Percorrendo quella strada,
Più figure si compongono per pietà.
Nelle spire della notte io
Vedo un raggio là dal cielo filtrar.
Poi nel sogno così,
Ecco un'auto saltar
Giù nel baratro, vita poi sarà.
In quell'alba si dissolve
Quella parte di frutto che
Sta fuggendo dal presagio che la catturerà.
Impaziente ma
Cerco di afferrar le onde,
Sulle magiche ali del vento
Il messaggio scompare.
L'improvviso squillo
Era triste eco
E nel mio pensiero
La speranza fa fuggir.
Un boato si sprigiona,
Un bagliore di fuoco
Che soffoca voci spente già.