Sognai per me un mondo con te,
un fragile sogno che forse non c'è.
Sperai che tu, nei tuoi occhi blu,
avessi i pensieri che non trovo più.
Amai in te un re che non c'è,
e solo la mente risveglia per me.
Pensai che tu coi tuoi occhi blu
venissi e non te ne andassi mai più.
Cantai perché cantassi con me,
e il canto era dolce, cantato da te.
Scherzai perché ridessi di me,
e un caldo sorriso sgorgasse da te.
Parlai di te parlando con me,
al mondo discorso più bello non c'è.
Scoprii che tu coi tuoi occhi blu
parevi una stella caduta quaggiù.
Infine tu tornasti lassù,
e non ho più visto quei tuoi occhi blu.
Rimase a me un mucchio di "se":
"se avesse", "se fosse", "se disse", "se c'è".
Amai, cantai, pensai e parlai,
e adesso ho soltanto un ricordo oramai.
Scoprii, sognai, scherzai e pregai;
ricordi di un tempo più morto che mai.