di MORRA - FABRIZIO
c'e' molto di venezia in me
e pioggia nei quartieri
nebbia nelle fabbriche
e case cantoniere in sogno
e doganieri e luci nelle tenebre.
le spighe nei salvadanai
perdute chiese di campagna
e santi bulgari
e giocatori di bigliardo
e garbo nella notte molto salgari.
qui non c'e' il mare
ed io cado giu'
fino a non volere
fino a non sbagliare piu'
c'e' aprile che inizia in me
e tavolini vuoti
e gente di spettacolo
un temperino per castagne
un sorso di sambuca per un angelo.
qui non c'e' il mare
ed io cado giu'
fino a non volere
fino a non sbagliare piu'.
c'e' la mania di guardare lontano
la fine della mia tristezza
e della logica
c'e' gente che non sa ballare
e che finisce per tornare a salgari.
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